UN NUOVO PROGETTO MIRA A STUDIARE GLI ECOSISTEMI MARINI INVISIBILI

AMBIENTE

di Sabrina Battilocchi

 

La meiofauna è costituita da piccoli organismi di dimensioni inferiori al millimetro che si annidano nei sedimenti marini degli oceani.

Combinando immagini 3D ad alta risoluzione e intelligenza artificiale, il progetto Meiodyssea, condotto dagli scienziati dell’Ifremer, in collaborazione con i team del Jamstec in Giappone, del Naturalis Biodiversity Center nei Paesi Bassi e del Museo di Storia Naturale di Senckenberg, in Germania, sta affrontando la sfida di descrivere da 125 a 200 nuove specie di meiofauna ed è finanziato dalla Sasakawa Peace Foundation. Il progetto Meiodyssea mira a colmare le lacune di conoscenza sulla diversità, l’ecologia e la storia evolutiva della fauna marina invisibile, per facilitare la conservazione degli ecosistemi marini vulnerabili. 

L’iniziativa si distingue per il metodo sviluppato e per il numero di campioni di sedimenti, già esistenti o da raccogliere durante future campagne oceanografiche, che verranno analizzati. I campioni proverranno da 1.437 siti sparsi in tutto il mondo e il database che verrà realizzato coprirà tutti gli ambienti marini, dalla costa al mare aperto, comprese le pianure abissali e le trincee adriatiche, spaziando da profondità di pochi centimetri ad altre di oltre 6.000 metri, nel cuore delle acque polari e dei mari tropicali.