AMBIENTE
di Andrea Lepone
Tra gennaio 2023 e febbraio 2024 è aumentato in modo cospicuo il numero di reati relativi ad abusi edilizi nei cantieri edili.
È quanto emerge dalle attività di controllo svolte dal Cufa (Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari) attraverso il Comando Carabinieri per la tutela della biodiversità e dei parchi. In particolare, su 15.052 controlli effettuati, sono state riscontrate violazioni alle norme urbanistiche per costruzioni o ristrutturazioni di immobili in 1.669 casi, mentre i cantieri posti sotto sequestro sono stati 402. Sempre in base all'esito dei controlli, tra i reati riscontrati, al secondo posto figura la gestione illecita dei rifiuti (1.494 i casi registrati) e, al terzo, la sicurezza sul lavoro e quella dei lavoratori irregolari (130 casi). In totale, sono stati denunciati 3.296 soggetti, mentre l'importo delle sanzioni amministrative ammonta a 1.716.563,64 euro.
I danni ambientali, dovuti anche e soprattutto al mancato rispetto delle normative legate al corretto smaltimento dei rifiuti e agli implacabili abusi edilizi, continuano ad essere ingenti, soprattutto nelle ragioni del Mezzogiorno. Una catastrofe tutta italiana che richiederebbe adeguate contromisure amministrative, con un’intensificazione dei controlli ed un inasprimento delle pene nei confronti dei contravventori. Ultimo, ma di certo non per importanza, è il tema relativo alla sicurezza sul lavoro, tornato tristemente alla ribalta dopo i recenti fatti di Latina: le aziende del comparto agroalimentare dovrebbero porre in essere le giuste precauzioni affinché ciascun lavoratore possa lavorare sempre in modo regolare e sicuro. Un’altra toppa che il Governo dovrà cercare di cucire sul tessuto da tempo sgualcito della realtà imprenditoriale nostrana.