di Andrea Lepone
Big, Bjarke Ingels Group, ha presentato il nuovo piano regolatore per Gelephu, una città vicino al confine indiano nel sud del Bhutan, che includerà un aeroporto internazionale e una diga idroelettrica con un tempio.
Il progetto di mille chilometri quadrati sarà chiamato Mindfulness City e punta a diventare un modello di crescita e innovazione fondato sul paesaggio e sulla cultura bhutanese, capace di preservare la natura e potenziare al tempo stesso l’agricoltura, un luogo dove le tradizioni sono vive, il che significa anche in continua evoluzione. Gelephu è un territorio caratterizzato da ponti, ed è stata questa forma, e tipologia architettonica, estremamente suggestiva e simbolica a guidare il progetto. Questi landmark culturali, infatti, fungono tradizionalmente sia da infrastrutture di trasporto che da strutture civiche. Il masterplan di Big prende forma a partire da 35 fiumi, canali e ruscelli, ed è composto da una serie di “ponti abitati” con funzioni culturali, educative, ricreative e infrastrutturali, che collegano i vari quartieri.
Questi ponti accoglieranno un centro sanitario, un mercato coperto, un’università, un centro vajrayana e il terminal del nuovo aeroporto internazionale. Il progetto include anche una diga idroelettrica con un tempio, il Tempio-Diga di Sankosh. Una sorta di step-well contemporaneo, con le tipiche scale e punti panoramici, che mescola religione e funzione idraulica, infrastruttura urbana e sociale. Gli edifici saranno poi realizzati con materiali locali, come legno, pietra e bambù, e saranno costruiti lungo strade lastricate permeabili.