di Andrea Lepone
A distanza di un anno da “Agenda Sud”, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha presentato a Milano “Agenda Nord”, un grande piano di interventi che, con uno stanziamento complessivo di 220 milioni di euro, mira a contrastare la dispersione scolastica e a potenziare le competenze nelle aree del Settentrione e del Centro Italia inserite in contesti difficili e con più alti tassi di dispersione.
“Vi sono realtà che, pur trovandosi nella stessa area geografica o addirittura nella stessa città, scontano differenze legate alla marginalità del contesto sociale in cui si trovano. Dal prossimo settembre”, dichiara Valditara, “interveniamo con un piano in dieci azioni. Metteremo in campo attività di supporto alla formazione dei docenti e alla progettazione della didattica, favorendo anche lo sviluppo di progetti teatrali e sportivi che motivino i ragazzi, per una scuola che sia sempre aperta e più vicina a tutti. Per i docenti impegnati in attività extrascolastiche vi saranno compensi aggiuntivi.
Se la scuola deve mettere al centro la persona”, prosegue Valditara, “dobbiamo sviluppare una politica che metta tutti i giovani in condizione di avere pari opportunità formative, a prescindere dal luogo in cui sono nati. Agenda Nord è parte essenziale di questo grande progetto per superare i divari e riunire il Paese”. I 220 milioni stanziati per “Agenda Nord” coinvolgono circa 3mila scuole delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto, e sono così suddivisi: 165,7 milioni a supporto di 2.919 scuole primarie per contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari negli apprendimenti, potenziare le competenze di base e quelle trasversali, retribuire il personale scolastico per le ore aggiuntive nelle quali è impegnato nell’attuazione di progetti didattici, realizzare attività laboratoriali (per esempio sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza), anche in orario extra scolastico. Il finanziamento varierà a seconda degli indicatori di fragilità, andando da 24.000 euro fino ad oltre 80.000 euro per le scuole più fragili; 34,3 milioni sono destinati a 245 scuole, individuate direttamente da Invalsi, per le quali sono previste ulteriori misure di accompagnamento e supporto costante da parte del MIM, tramite Indire e Invalsi, dedicate a formazione specifica dei docenti, coinvolgimento delle famiglie, didattica innovativa e laboratoriale, ampliamento del tempo scuola, potenziamento delle attività sportive. Ad ogni scuola saranno attribuiti 140.000 euro; 20 milioni per progetti pilota nelle aree più fragili, individuate con il supporto di Invalsi. In questi progetti, le scuole potranno attivare azioni di sostegno socioeducativo e psicologico, percorsi formativi personalizzati, orientamento e accompagnamento.