DISPOSIZIONI MIUR/MUR
di Andrea Lepone
In pieno centro di Beinasco, in provincia di Torino, a pochi metri dal Municipio, verrà costruita la nuova Scuola primaria, sulle ceneri del vecchio Istituto “Edmondo De Amicis”, risalente agli anni ’60.
Il progetto, finanziato con i fondi PNRR destinati alla costruzione di nuove scuole, ha come obiettivo primario creare spazi organizzati in chiave pedagogica moderna e più idonei a bambini della Scuola primaria. La nuova scuola, dalla forma circolare, si svilupperà su due piani fuori terra e sarà concepita come fosse una città, con tutte le sue funzioni al proprio interno ben separate tra loro, per far sì che sia permeabile anche dalla comunità locale. La vera novità riguarderà gli spazi di risulta tra aree funzionali e corridoi, che perderanno la caratteristica di essere solo percorribili, divenendo essi stessi zone ricreative per gli studenti.
Inoltre, tutte le classi avranno un piccolo spazio privato dove poter svolgere attività esterne a contatto con la natura. Curati particolarmente gli aspetti legati al contenimento energetico dell’edificio NZEB. Non si ricorrerà ai combustibili fossili perché saranno utilizzate solo pompe di calore elettriche e sarà realizzato anche un sistema fotovoltaico in copertura collegato a sistemi radianti a pavimento, con una ventilazione meccanica controllata in tutti gli ambienti, per un comfort termo-idrometico sostenibile. Approfittando dell’opportunità del PNRR, il Comune di Vinovo, in provincia di Torino, inoltre, ha presentato un progetto per la demolizione e ricostruzione della Scuola secondaria di I grado “Antonio Gramsci”, i cui requisiti strutturali non garantivano più un’assoluta sicurezza. La scuola è stata immaginata come due blocchi sovrapposti, con al piano terra tutti gli spazi della didattica e al piano superiore quella che è stata chiamata dai progettisti “la bottega”, dove sia la comunità di Vinovo che quella studentesca possano ritrovarsi per attività extrascolastiche. La parte più importante del progetto poggia sul rapporto tra gli spazi interni e quelli esterni. Le aule si estenderanno verso l’esterno, attraverso una serie di dislivelli verdi, in un lotto di forma trapezoidale, ma anche attraverso la costituzione all’interno dell’edificio di due nuovi patii. In questo modo, chi utilizza gli spazi distributivi della scuola o le aule didattiche si troverà immerso in aree verdi. La scuola è stata anche progettata con un elevato standard energetico ed è dotata di impianti fotovoltaici. È previsto l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche per una vera scuola inclusiva e la creazione di aree di apprendimento nuove, a partire dalle aule informatiche e da quelle musicali.