INNOVAZIONE
di Alessia Penta
I satelliti Starlink, sviluppati dall’azienda statunitense SpaceX, rappresentano un’innovativa soluzione per fornire connettività Internet ad alta velocità in tutto il mondo, in particolare in aree remote e rurali. Il progetto mira a creare una costellazione di migliaia di satelliti in orbita bassa terrestre (LEO) per offrire un servizio di banda larga globale.
Il funzionamento di Starlink si basa su una rete di satelliti che orbitano a circa 550 km dalla Terra. Questa altezza non troppo elevata consente di ridurre la latenza, ovvero il tempo necessario per trasmettere i dati tra il satellite e gli utenti. A differenza dei tradizionali satelliti geostazionari, che si trovano a circa 36.000 km di distanza dal globo, i satelliti LEO di Starlink garantiscono una connessione più rapida e reattiva. Ogni satellite è dotato di una serie di antenne e di tecnologia laser che consente la comunicazione tra i vari satelliti e le stazioni a terra.
Quando un utente invia una richiesta di connessione, il segnale viene trasmesso a un satellite nelle vicinanze, il quale lo inoltra ad altri satelliti fino a raggiungere la stazione di terra più vicina. Da lì, il segnale viene instradato verso Internet, e il processo avviene in modo simile per i dati in uscita. Starlink utilizza anche una sofisticata tecnologia di formazione di fasci, che consente ai satelliti di dirigere i segnali verso gli utenti in modo preciso, migliorando la qualità del servizio. Inoltre, l’uso di antenne phased array nei terminali degli utenti consente di mantenere una connessione stabile anche in movimento. Attualmente, SpaceX ha lanciato migliaia di satelliti Starlink e continua a espandere la rete. Sebbene ci siano sfide legate alla gestione degli spazi orbitali e alla possibilità di interferenze, il progetto ha già dimostrato di essere efficace in molte regioni del mondo. Con un futuro promettente, Starlink potrebbe rivoluzionare l’accesso globale a Internet, offrendo connessioni affidabili e veloci a chiunque, ovunque.