di Luciano Di Spirito
Leonardo da Vinci affermava che la pittura è una poesia muta e la poesia è una pittura cieca.
Da qui, nasce lo spunto del poeta Dario Arpaio per presentare, con l’arrangiamento musicale di Marco Alessi al sax tenore, uno spettacolo emozionante, una sorta di danza tra le sillabe fino alle parole compiute, in una giostra di quattro liriche dedicate all’opera di Van Gogh. Grazie all’ospitalità del Circolo Corso Parigi di Torino, il magnifico, e inedito, racconto è stato narrato attraverso le immagini dei luoghi e delle accorate lettere del Vincent che il poeta è andato cercando con il lanternino del suo cuore acceso, fuggendo i luoghi comuni che nascondono il vero volto del grande olandese. Ai lati della narrazione, hanno performato dal vivo due pittori, Claudio Guasti e Cosimo Malorgio, per omaggiare ed evocare ulteriormente l’opera di Van Gogh. Lo spettacolo ha riscosso un grande successo, soprattutto per via della sua intensità culturale e della straordinaria originalità. Due qualità da sempre vicine allo scrittore Dario Arpaio, ideatore della manifestazione.