NUOVI STUDI SULLA LUNGHEZZA IDEALE DEI TELOMERI

di Andrea Lepone

 

Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista “New England Journal of Medicine” ha dimostrato che i telomeri extra lunghi possono predisporre al cancro e alla ematopoiesi clonale del potenziale indeterminato (CHIP)

Numerosi studi hanno mostrato una forte correlazione tra la lunghezza dei telomeri e l’aspettativa di vita delle cellule. In particolare, si è osservato che i giovani hanno telomeri più lunghi rispetto agli anziani. Inoltre, i telomeri corti sono associati a una serie di malattie, tra cui invecchiamento precoce, fibrosi polmonare e malattie degenerative. Tuttavia, le cose non sono così semplici. Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista “New England Journal of Medicine” ha infatti dimostrato che i telomeri extra lunghi possono predisporre al cancro e alla ematopoiesi clonale del potenziale indeterminato (CHIP), una condizione di invecchiamento del sangue associata a un aumento del rischio di tumori del sangue e di morte per eventi cardiovascolari. Questo risultato ha rappresentato una svolta nel campo della ricerca sui telomeri, sottolineando l’importanza di mantenere un’adeguata lunghezza degli stessi per garantire la salute delle cellule e prevenire il cancro e altre malattie. In particolare, lo studio ha evidenziato come la lunghezza dei telomeri debba rimanere in un determinato intervallo, non troppo corta né troppo lunga, come se ci fosse un “prezzo da pagare” per telomeri estremi.