di Renato Candia
Un percorso di formazione post-scolastica attraverso un accesso facilitato all’offerta promossa dalle Università digitali, rivolto a giovani provenienti da contesti urbani storicamente meno fortunati.
Questa è l’idea del progetto “RINASCI-MENTI”, promosso dall’ANSI (l’Associazione Nazionale Scuola Italiana) in consorzio con la holding Multiversity (che comprende le Università telematiche Pegaso, Mercatorum e San Raffaele) che nella città di Messina ha pensato di assegnare dieci borse di studio a giovani studenti per percorsi universitari, collocando l’iniziativa all’interno del progetto di risanamento che il comune dello Stretto ha avviato da qualche tempo verso le aree degradate che ancora popolano le periferie. Offrire a quei giovani che, pur avendone capacità e volontà, non riuscirebbero a coprire i costi per sostenere la propria formazione culturale e professionale oltre la scuola secondaria, risponde a una serie di questioni che riguardano la crescita e lo sviluppo dei futuri prossimi cittadini, unitamente alla realizzazione di comuni finalità di progresso sociale da parte di Istituzioni che sanno condividere efficacemente ciascuna le proprie risorse. La collocazione nella città di Messina è un esempio di buona pratica da promuovere e diffondere.
L’occasione è stata la giornata che si è svolta presso il salone degli Specchi del palazzo della Provincia, dove sono state consegnate le dieci borse di studio ad altrettanti giovani provenienti dalle aree oggetto del progetto Risanamento promosso dalla città metropolitana, alla presenza delle autorità civili e religiose che hanno sostenuto l’iniziativa. Dopo gli interventi istituzionali del sindaco Federico Basile, del prefetto Cosima Di Stasi, del vescovo ausiliare della diocesi Cesare Di Pietro, del vice commissario governativo al Risanamento Marcello Scurria, la giornata è entrata nel vivo con la relazione del presidente nazionale dell’ANSI Raffaele Bonanni che ha richiamato le valenze di ricaduta di una formazione superiore sul mercato del lavoro, con particolare attenzione alle promozioni dello specifico territoriale. Per Bonanni diventa cruciale una filiera formativa che con le istituzioni scolastiche e universitarie possa comprendere per esempio le camere di commercio, a favore di una consapevolezza concreta di quanto il mercato del lavoro si possa aspettare e di cui necessita, anche e soprattutto a livello locale, dall’offerta formativa del territorio. Anna Dipace, preside della Facoltà di Scienze Umane, Formazione e Sport dell’Università Telematica Pegaso, ha svolto quindi una relazione dal titolo “Educare futuri possibili: la cultura che genera cambiamento”. Dipace ha parlato di cultura come riscatto, coinvolgendo un gruppo di ricercatori attorno ai temi del divario territoriale e di vantaggio/svantaggio che il contesto sociale può produrre su scolarizzazione e formazione superiore. Questo gruppo di ricercatori accompagnerà i dieci studenti destinatari delle borse di studio. La professoressa Dipace ha raccontato quindi le loro storie, ribadendo l’importanza e le finalità del progetto “RINASCI-MENTI”, capace di portare sulla stessa strada l’impegno civile di Enti e Istituzioni pubbliche, mostrando visione delle cose e dei tempi, concreta attenzione alle urgenze del territorio e capacità di intervento e di organizzazione sulla qualità della vita e la tutela degli ambienti. Le borse di studio assegnate consentiranno ai dieci giovani studenti di accedere a un corso di laurea triennale presso le Università telematiche Pegaso e Mercatorum.