ALFABETIZZAZIONE ED EDUCAZIONE FINANZIARIA

di Marco Borrello

 

Il report della Banca d'Italia del 2023 sull'alfabetizzazione finanziaria evidenzia diversi aspetti chiave della conoscenza e della consapevolezza finanziaria tra i cittadini italiani.

Ecco un riepilogo dei punti salienti: il rapporto rivela che il livello di alfabetizzazione finanziaria in Italia rimane inferiore rispetto alla media europea, con una comprensione limitata di concetti economici e finanziari di base. Nel contesto europeo, l'Italia si colloca al di sotto della media (42% circa). Di contro, i paesi scandinavi (Norvegia, Svezia, Danimarca) mostrano tassi di alfabetizzazione finanziaria elevati, intorno al 70-75%. In Germania, circa il 66% degli adulti tedeschi ha una buona alfabetizzazione finanziaria. Stesso discorso per i Paesi Bassi: circa il 64% della popolazione possiede competenze finanziarie adeguate. Francia e Spagna: questi paesi hanno tassi di alfabetizzazione finanziaria che si aggirano intorno al 50%, ancora superiori a quelli italiani.

A livello mondiale, i dati suggeriscono che, negli Stati Uniti, circa il 57% degli adulti ha competenze di base in ambito finanziario. Canada: simile agli Stati Uniti, con tassi intorno al 56%. Infine, veniamo al Giappone: anche qui, i tassi sono piuttosto alti, intorno al 60%. Le competenze finanziarie variano significativamente in base ai fattori demografici. Gli individui più giovani, le donne e le persone con un livello di istruzione inferiore tendono ad avere livelli più bassi di alfabetizzazione finanziaria. Il report sottolinea l'importanza dell'educazione scolastica e accademica nell'incrementare la consapevolezza finanziaria. Corsi di economia e gestione finanziaria possono contribuire significativamente a migliorare le competenze in questo ambito. Il report della Banca d'Italia 2023, inoltre, mette in luce la necessità di un impegno continuativo e coordinato per migliorare l'alfabetizzazione finanziaria in Italia, al fine di rendere i cittadini più consapevoli e autonomi nella gestione delle proprie finanze e per permettere agli stessi di prendere decisioni informate riguardo ai propri risparmi, investimenti e debiti, migliorando in tal modo la sicurezza finanziaria e la stabilità economica personale e collettiva. C’è, poi, una crescente dipendenza da strumenti tecnologici per la gestione delle finanze personali. Tuttavia, il livello di competenza tecnologica varia, e non tutti riescono a sfruttare appieno le risorse digitali disponibili. A tal proposito, la Banca d'Italia sottolinea l'importanza di programmi di educazione finanziaria integrati nelle scuole e nell’educazione degli adulti come misure fondamentali per migliorare la comprensione finanziaria della popolazione. D’altronde, un cittadino educato ed informato è più forte e consapevole.