di Alessia Penta
A partire dall'anno scolastico 2024/2025, le scuole introdurranno le nuove linee guida per l'insegnamento dell'Educazione Civica.
Questo nuovo testo sostituirà il regolamento precedente, aggiungendo ulteriori contenuti e ridefinendo i traguardi e gli obiettivi di apprendimento a livello nazionale. Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha inviato il documento al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI). Queste le principali novità introdotte dalle Nuove Linee Guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica: è sottolineata la centralità della persona umana, soggetto fondamentale della Storia, al cui servizio si pone lo Stato. Da qui nascono la valorizzazione dei talenti di ogni studente e la cultura del rispetto verso ogni essere umano, oltre ai valori costituzionali di solidarietà e libertà e al concetto stesso di democrazia che la nostra Costituzione collega, non casualmente, alla sovranità popolare e che, per essere autentica, presuppone lo Stato di Diritto.
Da questo deriva, inoltre, la funzionalità della società per lo sviluppo di ogni individuo (e non viceversa) e il primato dell’essere umano su ogni concezione ideologica. Si promuove la formazione alla coscienza di una comune identità italiana come parte della civiltà europea e occidentale e della sua storia. Di conseguenza, viene evidenziato il nesso tra senso civico e sentimento di appartenenza alla comunità nazionale definita Patria, concetto espressamente richiamato e valorizzato dalla Costituzione. Attorno al rafforzamento del senso di appartenenza a una comunità nazionale, che ha nei valori costituzionali il suo riferimento, si intende anche favorire l’integrazione degli studenti stranieri. Allo stesso tempo, la valorizzazione dei territori e la conoscenza delle culture e delle storie locali promuovono una più ampia e autentica consapevolezza della cultura e della storia nazionale. In questo contesto, l’appartenenza all’Unione Europea è coerente con lo spirito originario del trattato fondativo, volto a favorire la collaborazione fra Paesi che hanno valori e interessi generali comuni.